Centro HPV

La prevenzione è il primo strumento per proteggere la propria salute. L’infezione da Papilloma Virus Umano (HPV), colpisce molte donne e uomini almeno una volta nella vita. È una patologia virale da non sottovalutare, poiché alcuni tipi più aggressivi possono, nel tempo, causare l’insorgenza di forme tumorali in vari distretti corporei.

In Europa, ogni anno, sono stimati circa 50.000 nuovi casi di tumore HPV-correlati, di cui più di 34.000 casi all’anno interessano la cervice uterina. A livello mondiale il carcinoma della cervice uterina rappresenta il secondo tumore più frequente nelle donne.

Il bersaglio principale dell’HPV sono la cute e le mucose anogenitali e orofaringee e il virus si trasmette principalmente per via sessuale. Le infezioni sono generalmente asintomatiche e si risolvono spontaneamente per attivazione del sistema immunitario, in circa il 60-90% dei casi a 1-2 anni dal contagio.

Per una diagnosi più accurata e per una valutazione complessiva di ogni caso è opportuno un approccio multidisciplinare che, a seconda del paziente, coinvolga diversi specialisti tra cui: il ginecologo, l’otorinolaringoiatra, il proctologo, l’infettivologo, l’urologo e il supporto psicologico.

Come curare l’infezione da HPV?

Una cura specifica ancora non esiste, per questo prevenire complicazioni con un costante screening e partecipare ai programmi di prevenzione dei tumori del collo dell’utero è fondamentale per le donne tra i 25 e i 64 anni, per identificare alterazioni causate dal virus.

In particolare, per le donne tra i 25 e i 29 anni è importante effettuare il pap test, un esame semplice e indolore, annualmente per valutare possibili alterazioni delle cellule uterine, mentre per le donne dai 30 ai 64 anni è opportuno procedere, ogni 5 anni, con il test HPV. Inoltre esiste un vaccino contro alcuni tipi di virus, che sono responsabili del 70% dei tumori del collo dell’utero.

 

Da dove iniziare?

 Il primo step per iniziare il percorso di cura e prevenzione per l’HPV è sicuramente il test HPV e la visita specialistica.

Per individuare la presenza o meno del Papilloma Virus, è necessario:

•  il tampone HPV test o;
•  il Thin Prep con soluzione liquida per la ricerca del DNA virale.

Per le donne è consigliato anche il Pap Test.

Cosa fare in caso di test HPV positivo?

Il test HPV positivo non segnala una malattia ma l’infezione del virus HPV. Per approfondire lo stato di salute della zona interessata si effettua anche il pap test, per valutare eventuali alterazioni cellulari del collo dell’utero e in caso di ulteriore positività si procede con la colposcopia per un’indagine ancora più specifica. Una volta eseguiti questi test, è opportuno svolgere una visita specialistica per comprendere l’intensità dell’alterazione e individuare i trattamenti più efficaci.

Quali sono i trattamenti per l’HPV?

Esistono diverse modalità per affrontare lesioni derivate dall’infezione da HPV.

Tra di esse troviamo: la colposcopia, l’exeresi, la conizzazione (LEEP, LLEZ, con lama fredda o con laser), la resezione con ansa, o mediante dei trattamenti destruenti come la vaporizzazione laser e la diatermocoagulazione.

L’obiettivo del trattamento è di eliminare, in profondità, le lesioni potenzialmente evolutive e, di conseguenza, ridurre la mortalità per neoplasie invasive, restando, contemporaneamente, quanto più conservativo possibile. Questi trattamenti devono essere realizzati sotto controllo colposcopico diretto da un operatore esperto, per guidare l’intervento e realizzare un trattamento specifico e allo stesso tempo completo.

La scelta di un trattamento, poiché si tratta di tecniche di equivalente efficacia, è dettata dalla conoscenza di vantaggi, inconvenienti e limiti di ogni tecnica, valutati in relazione all’età della paziente, al suo desiderio di gravidanza, alla gravità della lesione cervicale, alla sua sede e alla sua superficie.

Perché l’otorinolaringoiatra e il proctologo?

L’infezione da virus HPV, oltre alla zona uterina, può coinvolgere anche la mucosa orale e la mucosa faringea, pertanto una valutazione specialistica dell’otorinolaringoiatra è indispensabile per valutare nello specifico lo stato di salute della zona orale.

Allo stesso tempo la visita dal proctologo è necessaria per indagare se l’HPV ha interessato la mucosa anale ed individuare un corretto trattamento per affrontare l’infezione.

Perché l’urologo?

Il carcinoma del pene è una patologia rara. In questo ambito HPV rappresenta uno dei possibili fattori di rischio di sviluppo di questa patologia. Lo screening per la prevenzione di questa neoplasia può essere utile in coloro che abbiano presentato una neoplasia o una lesione precancerosa HPV correlata in un altro distretto corporeo o per coloro che presentino un’infezione persistente da HPV ad alto rischio, in particolare se HPV 16.

Gli strumenti a disposizione per lo screening urologico sono:

• Hpv test;
• Balanoscopia e peniscopia ad alta risoluzione: questi esami vengono condotti osservando la superficie genitale dopo applicazione di acido acetico e attraverso lenti che permettano un’adeguata magnificazione dell’immagine.

Perché l’infettivologo?

In questo ambito multidisciplinare la presenza dell’infettivologo fornisce un valore aggiunto attraverso il counselling relativo all’infezione da HPV e alle altre infezioni sessualmente trasmissibili e attraverso il ruolo di regista del percorso diagnostico e assistenziale della persona.

Perché un Centro specializzato per l’HPV?

Un centro per la cura dell’infezione da HPV che coinvolge più specialisti offre diversi vantaggi. La collaborazione tra professionisti come ginecologi, otorinolaringoiatri, proctologi e psicologi consente una valutazione più approfondita e personalizzata.

Questo approccio multidisciplinare può migliorare la diagnosi e consentire un trattamento più mirato.

Grazie ad una gestione complessiva, in un unico luogo, ogni paziente può sentirsi guidato nel percorso di cura ed essere accompagnato con competenza e professionalità sotto tutti i punti di vista.