Articolo del 07/03/2024
Rizoartrosi: quando l’artroplastica biologica diventa la cura
L’artrosi trapezio-metacarpale, conosciuta anche come Rizoartrosi, è una patologia degenerativa che colpisce l’articolazione alla base del pollice, causando dolore, rigidità e deformità.
La rizoartrosi oggi colpisce circa 4 milioni di persone in Italia, Quali sono i principali sintomi e come è possibile intervenire per contrastarla?
Ne parliamo con il Dottor Merendi e il Dottor Mingarelli, ortopedici e specialisti in Chirurgia della Mano in Arsbiomedica.
Quali sono i sintomi più comuni della rizoartrosi?
- Dolore alla base del pollice, in particolare durante l’utilizzo della mano
- Rigidità mattutina del pollice
- Gonfiore e tumefazione alla base del pollice
- Deformità del pollice
- Difficoltà nella prensione e nelle attività quotidiane
Le cause della rizoartrosi sono rappresentate da una combinazione di fattori genetici, biomeccanici, traumatici e legati all’età.
Come può essere diagnosticata?
L’esame clinico è di primaria importanza nella diagnosi di rizoartrosi, poiché è possibile soltanto mediante specifici test e manovre definire questa condizione rispetto ad altre patologie che possono riguardare lo stesso distretto anatomico.
La conferma diagnostica avviene poi mediante esame radiografico, grazie al quale è anche possibile aggiungere informazioni importanti come la stadio di gravità della patologia.
Grazie alla diagnostica per immagini di ultima generazione presente in Arsbiomedica è possibile aggiungere elementi preziosi ad orientare la strategia terapeutica nella la rizoartrosi.
In particolare grazie alla risonanza magnetica 3 Tesla, è possibile valutare due elementi importanti come la presenza di sinovite o di edema osseo, che si correlano in modo stretto con il grado di rilevanza sintomatologica della patologia, ed analizzare l’eventuale presenza di patologie concomitanti.
Esiste una cura per la rizoartrosi?
Il trattamento della rizoartrosi dipende dallo stadio della malattia, dalla gravità dei sintomi e dalle esigenze del paziente.
Nei casi lievi, il trattamento prevede:
- Riposo dell’articolazione;
- Applicazione di ghiaccio;
- Farmaci antinfiammatori;
- Tutore per il pollice;
- Fisioterapia;
Nei casi più gravi, quando il trattamento conservativo non è efficace, si può ricorrere all’intervento chirurgico.
Le soluzioni chirurgiche
In Arsbiomedica utilizziamo diverse tipologie di intervento chirurgico, orientando la scelta in base alle caratteristiche del paziente, tenendo in considerazione le esigenze specifiche, l’età e il tipo di deformità che accompagna la patologia artrosica.
Le tecniche sono molteplici e il nostro gruppo utilizza principalmente le seguenti:
- Protesi
- Trapeziectomia con artroplastica biologica
Ciascuna di queste tecniche ha le sue indicazioni.
La protesi trapezio-metacarpale ha modernamente raggiunto un ottimo livello di sviluppo tecnologico grazie a caratteristiche meccaniche raffinate come la doppia mobilità e la anatomicità dello stelo. Si presta bene al paziente con un grado di deformità non eccessivo e con una necessità di ritorno all’attività in tempi brevi.
La trapeziectomia con artroplastica biologica rimane, a nostro giudizio la tecnica più versatile, consente di ottenere nella grande maggioranza dei casi un risultato ottimo e duraturo nel tempo correggendo anche la deformità. Rappresenta la tecnica di scelta quando l’artrosi riguarda anche i distretti vicini come ad esempio l’articolazione tra trapezio e scafoide, oppure quando vi è una severa deformità.