Articolo del 08/07/2024
La risonanza magnetica è una tecnica di imaging avanzata, che sfrutta campi magnetici per creare immagini dettagliate degli organi e dei tessuti all’interno del corpo
In Arsbiomedica si effettuano Risonanze Magnetiche ad alto campo (RM) con Intelligenza Artificiale tecnologia 3 Tesla che garantisce una rapidità ed accuratezza dell’esame diagnostico notevolmente superiori alle precedenti tecnologie, offrendo un nuovo standard di comfort per il paziente.
Inoltre l’impego di mezzo di contrasto, una sostanza iniettabile, solitamente a base di gadolinio, ci permette uno studio più accurato di determinate strutture durante la Risonanza Magnetica.
Quali sono i vantaggi di eseguire la risonanza magnetica con tecnologia 3 Tesla? Quando effettuare la Risonanza Magnetica con Mezzo di contrasto?
Approfondiamo l’argomento con la Dottoressa De Cicco, radiologa in Arsbiomedica.
Su indicazione clinica, in alcuni casi selezionati è necessari effettuare l’esame RMN con impiego del mezzo di contrasto, che viene somministrato per vena. Si tratta della somministrazione di pochi cc (generalmente 8-10 cc) di Gd un elemento chimico paramagnetico che serve ad esaltare il flusso del sangue.
Quando è necessario effettuare la Risonanza Magnetica con Mezzo di contrasto?
Il mezzo di contrasto è fondamentale per evidenziare più chiaramente vasi sanguigni, tumori, lesioni o infiammazioni che altrimenti potrebbero non essere ben visibili nelle immagini standard
- La somministrazione del mdc quindi sotto la scrupolosa visione del Medico Radiologo consente una migliore valutazione delle strutture vascolari nel cervello, nel torace, nell’addome ed a livello degli arti. Ciò consentendo di individuare dei restringimenti (stenosi), delle dilatazioni (aneurismi cerebrali ad esempi) anomalie congenite dei vasi (malformazioni vascolari dette MAV) con migliore dettaglio anatomico rispetto ad una valutazione di base.
- L’impiego del mezzo di contrasto permette inoltre di studiare la distribuzione della perfusione negli organi. Può ritenersi essenziale ad esempio nel cervello essendo deficitario nell’ischemia, nel cuore nell’infarto o nei vari organi quando si sospettano delle lesioni infartuali, ad esempio del fegato e della milza.
- Il mezzo di contrasto inoltre si considera essenziale nella valutazione di una lesione focale. Ossia quando, dopo il riscontro occasionale di un nodulo nei vari organi con esame ecografico o con RMN senza mdc (nel cervello, nel fegato e nel pancreas ed esempio), è essenziale comprenderne la natura benigna o maligna ed il tipo di lesione caratterizzandolo per quanto possibile da un punto di vista anatomo-patologico.
Come si esegue l’esame?
Prima di eseguire una RMN con mdc, dopo che il Radiologo conferma la necessità dell’impiego di un mdc sulla base dell’indicazione clinica formulata dal medico curante il paziente viene assistito da un Medico Anestesista che procede ad un questionario mirato ad escludere eventuali controindicazioni e ad incannullare una vena periferica, generalmente del braccio.
Il Medico Anestesista continuerà ad essere presente durante l’esame di RMN fino alla inoculazione del mdc.
Ci sono delle controindicazioni?
Le uniche contrindicazioni sono eventuali precedenti reazioni allergiche precedenti allo stesso farmaco o ad altri allergeni che devono essere accuratamente indagati e l’insufficienza renale. In particolare la funzionalità renale è fondamentale quando vengono studiate le lesioni epatiche e le vie biliari perché il mdc utilizzato viene eliminato in gran parte dai reni. Al paziente pertanto verrà richiesto di mostrare i valori di creatinemia recenti (entro 3 mesi).
Come ci si prepara alla Risonanza Magnetica?
L’impiego di mdc in RMN non richiede alcuna preparazione. È consigliabile tuttavia una dieta leggera prima della somministrazione del mdc o meglio il digiuno solo per il fatto che essendo costretto il paziente a rimanere in posizione supina, è possibile evitare in tal modo reflussi e rigurgiti di cibo durante l’esecuzione dell’esame.