Articolo del 26/11/2024
La Risonanza Magnetica ad Alto Campo, nel cuore di Roma Nord
Nel panorama della diagnostica per immagini all’avanguardia, la clinica Arsbiomedica si distingue per l’utilizzo della risonanza magnetica 3 Tesla, uno strumento di altissima precisione che combina un potente magnete ad alto campo con avanzati software di intelligenza artificiale. Questa tecnologia rappresenta un passo avanti nella diagnosi precoce, offrendo immagini dettagliate e tridimensionali di straordinaria nitidezza, essenziali per individuare anche le lesioni più piccole.
Quali sono i vantaggi di questa tecnologia? E quali sono i comfort garantiti al paziente in Arsbiomedica?
Ne parliamo con il Dottor Giulio Vallati, responsabile della Diagnostica per Immagini in Arsbiomedica
1-Quali sono i vantaggi delle Risonanza magnetica ad alto campo 3 Tesla in Arsbiomedica?
Grazie alla Risonanza Magnetica 3 Tesla disponibile qui in clinica, l’apparecchio con un magnete ad alto campo e la tecnologia avanzata, che utilizza software avvalendosi dell’intelligenza artificiale è possibile la diagnosi precoce e quindi essere d’ausilio all’equipe medica, garantendo un percorso di cura personalizzato e altamente preciso.
2-Quali sono i principali vantaggi della risonanza magnetica rispetto ad altre tecniche di imaging diagnostico?
Avere una risonanza ad alto campo con un BORE (foro d’entrata più largo), con delle bobine superficiali che riducono sensibilmente gli aspetti claustofobici, quindi l’impossibilità per alcuni pazienti di eseguire alcuni l’esame, permettono con i software d’intelligenza artificiale, che si applicano sia durante l’indagine che post, di ridurre i tempi di permanenza del paziente all’interno della risonanza magnetica e soprattutto migliorano la performance diagnostica.
3-In che modo la risonanza magnetica ad alto campo, supporta la diagnosi precoce di patologie?
Avere una risonanza magnetica ad Alto Campo, che permette di studiare delle strutture piccolissime, millimetriche, addirittura sotto il millimetro e di ricostruire in maniera tridimensionale tutti gli organi del nostro corpo, che ci permette di vedere delle lesioni molto precocemente, è fondamentale per fare una diagnosi precoce. Questa tecnologia è di ausilio al clinico che deve poi intervenire o dal punto di vista medico o dal punto di vista chirurgico.
4-Che ruolo ha l’intelligenza artificiale o il software avanzato nell’interpretazione dei risultati della risonanza magnetica?
La possibilità di avere dei software di intelligenza artificiale permettono di:
- Ridurre i tempi di esecuzione dell’esame aumentando il comfort del paziente;
- Aumentare la possibilità di vedere in maniera più definita le immagini e quindi aiutano il medico radiologo a migliorare gli aspetti diagnostici;
- Permettono di fare degli studi funzionali degli organi che andiamo a studiare.
5-Esistono protocolli specifici adottati da Arsbiomedica per garantire il comfort dei pazienti?
Sì, abbiamo la possibilità di avere dei software che riducono il rumore del macchinario, che è rumoroso di per sé, perché grazie alle cuffie, collegate alla musica, il paziente esegue l’esame sentendo e ascoltando la musica.
Grazie alle bobine flessibili, che sono molto confortevoli, perché non stringono gli organi del paziente, ad eccezione fatta per la regione della testa, sono ben tollerate dal paziente e riducendo sensibilmente la sensazione di claustrofobia.
Inoltre la ciambella, il BORE della risonanza magnetica, essendo più largo, permette al paziente di avere più aria e di avere più visibilità intorno, riducendo ulteriormente gli aspetti claustrofobici che il paziente può avvertire.
6-Quanto è importante l’aggiornamento tecnologico per migliorare la capacità diagnostica nel tempo?
L’aggiornamento tecnologico è fondamentale perché siamo in continua evoluzione, se pensiamo che la risonanza magnetica è nata agli inizi degli anni 90, con delle acquisizioni volumetriche, completamente diverse da oggi e che in meno di trent’anni ora abbiamo dei software d’intelligenza artificiale, con i quali possiamo predire la presenza di neoplasie, ancora prima che siano clinicamente apprezzabili, cioè possiamo vedere delle lesioni così piccole, prima che abbiano dato dei segni e dei sintomi al paziente, semplicemente perché abbiamo fatto dei test genetici o perché il paziente ha dei fattori di rischio che ha sviluppato, questo aspetto è fondamentale.
Avere dei software aggiornati e dei macchinari di ultima generazione così potenti è sicuramente di ausilio, nel percorso diagnostico terapeutico del paziente che cerca delle risposte sulla sua salute.