I Potenziali Evocati sono uno strumento molto importante nelle mani del Neurologo, in quanto permettono di osservare l’integrità del sistema nervoso centrale con una sensibilità maggiore rispetto alla condizione clinica del paziente.

I potenziali evocati possono, in alcuni casi, essere alterati anche in pazienti che non presentano alcun sintomo o in caso in cui la risonanza magnetica sia nella norma, rappresentando quindi un importante strumento di diagnosi e monitoraggio nell’ambito di molte patologie prima fra tutte la Sclerosi Multipla.

Distinguiamo:

  • I Potenziali Evocati Visivi (PEV)
    Registrano gli impulsi che provengono dalla retina e raggiungono il cervello, consentendoci di vedere.
    I Potenziali Evocati Visivi in particolare sono le variazioni dei potenziali bioelettrici della corteccia occipitale evocati da stimoli visivi e sono di conseguenza la manifestazione dei complessi eventi neurosensoriali legati a fenomeni di trasduzione e di trasmissione dell’impulso nervoso visivo lungo le vie visive, cioè dai fotorecettori retinici al nervo ottico fino alla corteccia cerebrale occipitale.
    Il test di tali Potenziali Evocati Visivi, quindi, è estremamente utile nella diagnosi e nella diagnosi differenziale di molte patologie della vista di interesse sia oculistico che neurologico, ma anche in molte altre patologie degenerative croniche, come la sclerosi multipla.
  • I Potenziali Evocati Uditivi
    Noti anche come ABR (Auditory Brainstem Response), sono un test neurologico che valuta la funzionalità del tronco cerebrale in risposta a stimoli uditivi 12345.
    Il test viene eseguito attraverso la registrazione di un potenziale elettrico nervoso evocato da un tono sonoro trasmesso attraverso una cuffia; registrano gli impulsi che provengono dall’orecchio interno fino a raggiungere la corteccia uditiva.
  • I Potenziali Evocati Somatosensoriali o Tattili
    Registrano gli impulsi elettrici che provengono dalla stimolazione dei nervi della mano o del piede, trasmessi lungo il midollo spinale fino a raggiungere la corteccia sensitiva, che elabora questi impulsi e ci permette di avvertire la sensazione del tatto.
  •  I Potenziali Evocati Motori (PEM)
    Sono utilizzati per valutare la corretta funzionalità del sistema nervoso motorio. Sono le risposte registrabili a livello muscolare a seguito di una stimolazione elettrica o magnetica della corteccia cerebrale o del midollo spinale1. I PEM permettono di studiare la via che conduce lo stimolo che nasce nella corteccia cerebrale motoria e che attraverso il midollo spinale raggiunge i neuroni motori e quindi i muscoli.

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