Articolo del 09/09/2024
Riprendere il controllo del pavimento pelvico: le soluzioni esistono
Molte persone che soffrono di disturbi del pavimento pelvico convivono con sintomi che condizionano gravemente la qualità della loro vita, credendo spesso che non ci sia una cura o che il loro caso sia senza soluzione. Tuttavia, grazie all’evoluzione delle conoscenze mediche e chirurgiche, esistono oggi approcci efficaci per risolvere o alleviare notevolmente queste problematiche.
Ne parliamo con la Dottoressa Ilaria Clementi, proctologa e chirurgo generale in Arsbiomedica
Cos’è il pavimento pelvico?
Il pavimento pelvico è l’insieme dei muscoli che delimitano e sostengono gli organi pelvici, in particolar modo determinano il sollevamento dell’apparto urinario: uretra e vescica, dell’apparato riproduttivo femminile: vagina e uretra, dell’apparato anorettale. Svolge una funziona chiave per svolgimento della minzione, dell’attività sessuale e della defecazione, si divide in un comparto anteriore e posteriore.
La patologia del pavimento pelvico è una patologia complessa, che va affrontata in equipe con altri specialisti, come l’urologo, il ginecologo e il fisioterapista, per dare risposte adeguate e complete a tutte le problematiche del paziente.
I disturbi del pavimento pelvico da cosa dipendono e da cosa sono causati?
I disturbi del pavimento pelvico sono legati soprattutto a malattie morrodarie, ragadi, prolassi del retto e degli organi pelvici, rettocele, incontinenza fecale e disturbi della defecazione, come stipsi e sindromi da ostruita defecazione.
Come è possibile diagnosticare questi disturbi?
Per individuare questi disturbi è consigliato fare una visita proctologica, per delineare tutta la sintomatologia e eseguire l’iter diagnostico migliore che si basa su: manometria anorettale, che è una metodica non invasiva in cui si va a valutare le pressioni degli sfinteri, l’ecografia endoanale 360 gradi, con sonda ruotante per valutare l’integrità degli sfinteri stessi, la risonanza magnetica con defecografia.
Una risonanza magnetica dinamica che permette di valutare l’anatomia e la fisiologia degli organi pelvici.
Tutti questi accertamenti diagnostici possono essere effettuati nel centro d’eccellenza della clinica Arsbiomedica, nel cuore di Roma Nord
Quando si parla di chirurgia per i disturbi del pavimento pelvico?
Si parla di disturbi del pavimento pelvico quando la terapia medica e riabilitativa non hanno ottenuto il successo desiderato e quando la qualità della vita non è ottimale.
In particolare possono essere effettuati trattamenti chirurgici per prolassi mucoemorroidarie, con tecniche non invasive, come ad esempio dearterializzazione ed endolift.
È possibile effettuare:
- per patologie più importanti di prolassi pelvici, trattamenti laparoscopici.
- per le sindromi da ostruita defecazioni è possibile effettuare interventi sia perineali che addominali.
- per l’incontinenza fecale è possibile effettuare interventi mininvasivi con l’utilizzo di protesi.