La Diffusion Whole Body è una procedura di risonanza magnetica che produce immagini estremamente dettagliate di diverse parti del corpo. Il suo obiettivo principale è individuare la presenza di piccole lesioni tumorali maligne. Questa tecnica è in grado di migliorare e approfondire l’analisi di diverse patologie, soprattutto quelle precoci di natura tumorale o infiammatoria.

Per discutere questa innovativa procedura, abbiamo il piacere di intervistare il dottor Vallati, radiologo in Arsbiomedica.

In che modo viene utilizzata la Diffusion Whole Body?

La peculiarità di questa procedura risiede nella sua capacità di esaminare tutti gli organi del corpo umano, compresi quelli per i quali non esiste uno specifico esame diagnostico precoce o quelli che sarebbero difficili da esplorare tramite un’ecografia, ad esempio, a causa dell’eccesso di tessuto adiposo nell’addome di un paziente.

Come funziona?

La diffusion whole body rileva il movimento delle molecole d’acqua tra le cellule dei tessuti esaminati. Nel caso dei tumori, le cellule si accumulano in modo anormale, risultando molto vicine l’una all’altra a causa della loro proliferazione patologica. Di conseguenza, l’acqua all’interno di queste aree ipercellulari sembra intrappolata e mostra una diffusione lenta e diversa rispetto ai tessuti normali. Questo comportamento anomalo fa sì che l’acqua presente nelle zone ad alta densità cellulare, ovvero le zone tumorali, appaia più evidente nelle immagini ottenute mediante la Risonanza Magnetica. Questo permette di distinguere le zone tumorali dai tessuti sani circostanti e di individuare lesioni maligne molto piccole.

Come si svolge l’esame?

L’esame si effettua come una risonanza magnetica che coinvolge l’intero corpo, dalla testa alla metà delle cosce, inclusa la parte superiore delle braccia. Durante l’esame, il paziente è disteso su un lettino che si muove dentro e fuori dalla macchina, e mantiene un costante contatto audio e visivo con il personale tecnico.

Quali sono i vantaggi?

La Diffusion Whole Body offre diversi vantaggi, tra cui la sua sicurezza senza l’impiego di radiazioni ionizzanti o liquidi di contrasto endovenosi, la capacità di esaminare vari organi e tessuti in tutto il corpo, la sensibilità alla microstruttura dei tessuti, l’utilizzo nel monitoraggio della terapia e la non invasività. Tuttavia, è fondamentale considerare che questa tecnica potrebbe non essere adatta a tutti i pazienti, e la decisione di utilizzarla dovrebbe essere basata sulle esigenze mediche individuali e sulla consulenza del medico curante.

Quando è sconsigliata la diffusion whole body?

L’esame di Diffusion Whole Body non può essere condotto su pazienti con pacemaker, a meno che questo non sia stato disattivato in anticipo. Tuttavia, per quanto riguarda il resto, l’esame è sicuro poiché non richiede l’uso di radiazioni ionizzanti o l’uso di liquidi di contrasto endovenosi, quindi non presenta controindicazioni.