Articolo del 04/03/2023
La giornata mondiale per la prevenzione dell’obesità e del sovrappeso ovvero World Obesity Day, ricorre oggi.
La prevalenza di sovvrappeso, ovvero BMI (indice di massa corporea) uguale o superiore a 25 e obesità ovvero BMI uguale o superiore a 30 sono aumentati in maniera esponenziale negli ultimi decenni tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito l’obesità una vera e propria pandemia.
L’obesità nel mondo è quasi triplicata dal 1975; nel 2016, il 39% (1,9 miliardi) degli adulti di età pari o superiore a 18 anni erano in sovrappeso e il 13% di questi (oltre 650 milioni) erano obesi; nel 2020, 39 milioni di bambini sotto i cinque anni erano sovrappeso o obesi. Soltanto in Italia ben 23 milioni di individui adulti sono sovrappeso o obesi e cosa ancor più significativa il nostro paese ha il triste primato della più elevata prevalenza di obesità infantile.
L’obesità rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio per diabete tipo 2 (l’80% dei soggetti con diabete tipo 2 sono sovrappeso o obesi), malattie cardiovascolari e malattie osteoarticolari.
Nel momento in cui tentativi per modificare lo stile di vita e la terapia medica abbiano fallito si può fare ricorso alla chirurgia bariatrica che rappresenta tutt’oggi un valido aiuto per curare l’obesità e ciò che comporta. La lettura scientifica ha ampiamente dimostrato l’efficacia della chirurgia bariatrica nella riduzione del peso corporeo e delle patologie ad esso connesse quali diabete tipo 2 , ipertensione, malattie delle ossa e delle articolazioni.
Approfondiamo l’argomento con il Dott. Marco D’Eletto, chirurgo in ArsBioMedica: “Dopo un’approfondita valutazione clinica, un’accurata valutazione psicologica, ed idonei esami strumentali, il candidato alla chirurgia bariatrica che soddisfi i criteri indicati dalle linee guida viene informato dei differenti approcci di chirurgia bariatrica.
Cosa ci dicono le linee guida sull’intervento di chirurgia bariatrica?
La chirurgia bariatrica può essere effettuata in tutte le persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni, affette da obesità di secondo grado (BMI uguale o superiore a 35) con patologie associate, quali il diabete di tipo 2, dislipidemia, l’ipertensione arteriosa, le apnee notturne, pregressi eventi cardiovascolari, oppure di terzo grado (BMI uguale o superiore a 40) anche senza malattie associate.
La chirurgia bariatrica non può essere effettuata qualora non siano stati effettuati tentativi con dieta seguita da specialista, oppure in caso di impossibilità a collaborare nel follow-up per la riuscita dell’intervento, non può quindi essere considerato eleggibile chi soffra di alcolismo, tossicodipendenza, bulimia nervosa o psicosi scompensata.
Chirurgia bariatrica: quali gli interventi più frequentemente effettuati?
Certamente il Bypass gastrico e la Sleeve Gastrectomy rappresentano gli interventi più frequentemente effettuati (circa l’80% di tutti gli interventi di bariatrica). La sleeve gastrectomy consiste in una resezione verticale di buona parte dello stomaco. L’intervento determina un aumento della sensazione di sazietà già dopo assunzione di una quantità di alimenti ridotta rispetto al pre-intervento. Nel lungo termine è una procedura ben tollerata. Il bypass gastrico è un tipo di intervento noto da diversi decenni. Si perde peso per ridotto senso di fame ed aumentata sazietà, vi è comunque riduzione nell’assorbimento di nutrienti a livello intestinale.
Meno comuni, il bendaggio gastrico con la collocazione di un anello di silicone intorno alla parte alta dello stomaco. Quest’ultimo ha mostrato negli ultimi anni una efficacia ridotta rispetto agli interventi illustrati precedentemente.
“All’ARSBIOMEDICA è stato organizzato un team multidisciplinare che permette di curare il paziente a 360 gradi: spiega il medico. La presenza di un team composto da endocrinologo, psicologo, dietista e chirurgo esperti assicura la riuscita del trattamento e il periodo d follow-up scevro da qualsiasi complicanza.
Cosa ci dicono le linee guida sull’intervento di chirurgia bariatrica?
La chirurgia bariatrica può essere effettuata in tutte le persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni, affette da obesità di secondo grado (BMI uguale o superiore a 35) con patologie associate, quali il diabete di tipo 2, dislipidemia, l’ipertensione arteriosa, le apnee notturne, pregressi eventi cardiovascolari, oppure di terzo grado (BMI uguale o superiore a 40) anche senza malattie associate.
La chirurgia bariatrica non può essere effettuata qualora non siano stati effettuati tentativi con dieta seguita da specialista, oppure in caso di impossibilità a collaborare nel follow-up per la riuscita dell’intervento, non può quindi essere considerato eleggibile chi soffra di alcolismo, tossicodipendenza, bulimia nervosa o psicosi scompensata.
Chirurgia bariatrica: quali gli interventi più frequentemente effettuati?
Certamente il Bypass gastrico e la Sleeve Gastrectomy rappresentano gli interventi più frequentemente effettuati (circa l’80% di tutti gli interventi di bariatrica). La sleeve gastrectomy consiste in una resezione verticale di buona parte dello stomaco. L’intervento determina un aumento della sensazione di sazietà già dopo assunzione di una quantità di alimenti ridotta rispetto al pre-intervento. Nel lungo termine è una procedura ben tollerata. Il bypass gastrico è un tipo di intervento noto da diversi decenni. Si perde peso per ridotto senso di fame ed aumentata sazietà, vi è comunque riduzione nell’assorbimento di nutrienti a livello intestinale.
Meno comuni, il bendaggio gastrico con la collocazione di un anello di silicone intorno alla parte alta dello stomaco. Quest’ultimo ha mostrato negli ultimi anni una efficacia ridotta rispetto agli interventi illustrati precedentemente.
“All’ARSBIOMEDICA è stato organizzato un team multidisciplinare che permette di curare il paziente a 360 gradi: spiega il medico. La presenza di un team composto da endocrinologo, psicologo, dietista e chirurgo esperti assicura la riuscita del trattamento e il periodo d follow-up scevro da qualsiasi complicanza.