La riabilitazione cardiologica coordinata dalla Prof. Alessia Rabini, Direttore della UOS di Fisiatra Cardiovascolare del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari della Fondazione Policlinico Gemelli di Roma, riveste un ruolo fondamentale nel percorso di cura delle patologie cardiovascolari.
La letteratura scientifica dimostra inequivocabilmente che la riabilitazione è una forma di terapia che insieme a quella farmacologica e/o chirurgica deve far parte integrante del trattamento del paziente cardiopatico poiché riduce la mortalità e la morbilità del 30%, garantisce l’ottimale recupero clinico-funzionale, favorisce la stabilità clinica, controlla i fattori di rischio e previene gli eventi successivi.
La riabilitazione cardiovascolare è indicata per le seguenti patologie:
- Malattia ischemica cardiaca acuta o cronica (angina, infarto del miocardio, pazienti sottoposti ad angioplastica)
- Interventi cardiochirurgici (by-pass aortocoronarico, sostituzioni e plastiche valvolari)
- Scompenso cardiaco
- Pazienti portatori di Pace Maker/ICD
- Arteriopatia obliterante
- Cardiopatie congenite
- Trapianto cardiaco.
I pazienti vengono presi in carico da un’equipe multidisciplinare, composta da cardiologo, fisioterapista, fisiatra, nutrizionista e psicologo, che dopo un’accurata valutazione delle necessità del paziente stilano un iter riabilitativo individualizzato.
L’attività fisica è una delle componenti centrali del percorso riabilitativo, prevede esercizi di ricondizionamento aerobico controllati e monitorizzati che, implementati gradualmente, permettono di riallenare il cuore e aumentare la riserva funzionale, consentendo al paziente di recuperare l’autonomia e la sicurezza necessarie per tornare ad una vita normale. I programmi riabilitativi, in base alle condizioni del paziente e alla sua patologia, possono essere effettuati in regime di degenza o ambulatoriale, che comprendono programmi di mantenimento nel lungo termine.
La prehabilitation
La prehabilitation è il programma riabilitativo che, effettuato prima dell’intervento chirurgico o della procedura di cardiologia interventistica, consente di migliorare l’aspetto funzionale, respiratorio e nutrizionale del paziente, riducendo sensibilmente il rischio di complicanze post-operatorie e i tempi di recupero. Questo percorso, particolarmente indicato nei pazienti anziani fragili, consente di stratificare il rischio relativo all’intervento chirurgico ed ha l’obiettivo di modificare quei parametri come la riduzione della forza muscolare, la riduzione della resistenza allo sforzo, l’obesità, la malnutrizione e la ridotta autonomia. Il programma di Prehabilitation, in base alle condizioni e alle esigenze del paziente, può essere svolto in regime di degenza ambulatoriale o domiciliare, avvalendosi dell’uso di strumenti digitali (e-healt) che consentono un monitoraggio da remoto e può avvenire dalle 6 alle 8 settimane antecedenti alla data dell’intervento.
Riabilitazione post-intervento
La riabilitazione inizia il giorno dopo l’intervento e dura dai 15 ai 20 giorni. Il paziente è sotto osservazione telemetrica, la quale monitora costantemente 24h al giorno i suoi parametri vitali.
Il primo giorno si inizia con degli esercizi respiratori che permettono una riduzione delle aderenze pleuriche e diaframmatiche, un aumento della capacità toracica e una miglior ventilazione delle zone ipoventilate. Il secondo giorno si continua con gli esercizi respiratori ma il paziente viene mobilizzato dal letto e messo seduto. Tra il terzo e quarto giorno si valuta la possibilità di cominciare a far deambulare il paziente misurando la sua sensazione di fatica e monitorando l’ossigenazione, la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa durante il movimento. Dal quinto giorno, nella palestra del reparto di fisioterapia, si comincia l’attività aerobica individualizzata che continuerà e si evolverà per tutta la durata del ricovero. L’ambiente predisposto è una palestra protetta provvista di tutta la strumentazione riabilitativa necessaria (cyclette, tapis roulant, elastici, step) all’interno della quale opera un fisioterapista per ogni singolo paziente, coadiuvato da un cardiologo sempre presente in reparto. Il paziente viene monitorato costantemente attraverso telemetria che proietta sulle schermo della palestra i parametri del paziente.
Riabilitazione ambulatoriale
Nel momento delle dimissioni si pianificano in equipe gli obiettivi per ogni singolo paziente e le strade riabilitative che permetteranno il raggiungimento dello stesso.
Viene stabilita una frequenza di intervento riabilitativo settimanale che continuerà fino al raggiungimento degli obiettivi preposti e che favorirà un ritorno ad una vita sociale adeguata.
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