Articolo del 24/05/2023
L’endometriosi è una patologia ginecologica molto comune che colpisce le donne in età fertile. Questa condizione è caratterizzata dalla presenza di tessuto simile all’endometrio, che si localizza su ovaie, tube di Falloppio, peritoneo, intestino retto e legamenti pelvici.
Spesso, è gravata da un ritardo nella diagnosi. Pertanto, è cruciale cercare assistenza presso centri medici con un’ampia e solida esperienza nella diagnosi e nel trattamento di questa malattia.
Quali sono i sintomi e le possibili cure? Approfondiamo l’argomento con il Prof. Monti, ginecologo della Clinica ArsBioMedica.
Quali sono i sintomi dell’endometriosi?
Il dolore pelvico, nelle sue varie manifestazioni, è il più frequente sintomo di presentazione dell’endometriosi.
Tipicamente si riscontrano la dismenorrea (dolore durante la mestruazione), sanguinamenti abbondanti, perdite di sangue tra un flusso e l’altro, il dolore cronico non mestruale, il dolore durante i rapporti sessuali e problemi intestinali.
L’endometriosi può causare sub-fertilità o infertilità in circa il 30-40% dei casi, e il suo impatto sulla vita quotidiana è significativo, comportando un peggioramento della qualità della vita e costi sia diretti che indiretti. Il ritardo nella diagnosi è spesso molto grave, con una media di circa sette anni prima che venga identificata la condizione. Una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato possono migliorare notevolmente la qualità della vita e prevenire problemi di fertilità.
Quali sono le cause dell’endometriosi?
Le cause dell’endometriosi non sono del tutto note. Una delle ipotesi accreditate riguardo suggerisce che durante le contrazioni uterine che avvengono durante il periodo mestruale, frammenti di endometrio possono passare dall’utero alle tube di Falloppio e, da lì, raggiungere l’addome, dove si impiantano sulla superficie del peritoneo e degli organi pelvici. In rari casi, questi frammenti possono anche raggiungere altre parti del corpo come il fegato, il diaframma, la pleura e persino i polmoni.
Come si fa la diagnosi?
Solitamente, l’endometriosi viene diagnosticata durante una visita ginecologica La raccolta della storia clinica della paziente è cruciale e si concentra sui sintomi segnalati dalla paziente e sulle eventuali condizioni mediche correlate.
Il segnale di avvertimento principale è il dolore molto intenso durante il ciclo mestruale, che non risponde agli analgesici comuni.
Durante la visita ginecologica, possono essere rilevate sensibilità durante la palpazione dell’utero e/o degli organi adiacenti, la scoperta di noduli profondi o la difficoltà nel muovere gli organi pelvici (notevolmente vincolati).
L’ecografia pelvica è l’indagine più cruciale per la diagnosi, e se eseguita da esperti, ha un’accuratezza che può arrivare fino al 90%, aiutando a determinare se sia necessario un intervento chirurgico o meno.
La cura dell’endometriosi
La natura complessa dell’endometriosi e il suo impatto sulla salute fisica, psicologica e relazionale della donna richiede un approccio al trattamento di tipo multidisciplinare. Dal punto di vista medico, le opzioni sono dettate da vari fattori, tra i quali la presenza di dolore pelvico, il desiderio di concepimento, l’interessamento di organi extragenitali e l’età della paziente.
Il trattamento di prima scelta per l’endometriosi solitamente è di natura farmacologica e prevede l’uso di terapie che riducono la presenza degli estrogeni.
Quando la terapia farmacologica non riesce a dare risultati soddisfacenti o quando la malattia è in uno stadio avanzato, si può considerare l’intervento chirurgico, seguito da terapia medica per prevenire le ricadute frequenti.
In ArsbioMedica, questi vengono eseguiti attraverso la laparoscopia, utilizzando tecniche mini-invasive. Questo approccio mira a preservare la fertilità della paziente. Durante l’intervento, vengono effettuati da 3 a 4 piccoli tagli sull’addome attraverso i quali vengono introdotti gli strumenti chirurgici. Si esplora la cavità addominale alla ricerca e, se necessario, all’asportazione di isole endometriosiche, cisti o noduli.