Articolo del 12/11/2024
L’asma è una patologia respiratoria cronica, molto comune, che colpisce sia bambini e ragazzi che adulti ed anziani. È caratterizzata da alcuni sintomi quali difficoltà respiratoria, tosse, senso di costrizione al torace e “wheezing” ovvero la sensazione di fischietto.
Alcune volte soprattutto nelle fasce di età più giovanili può anche presentarsi con ridotta tolleranza all’esercizio, sono quei bambini che sono sempre un pò indietro negli sport.
Approfondiamo l’argomento con il Dottor Josuel Ora, pneumologo in ArsBiomedica
Esiste una cura per l’asma bronchiale? Come ci si accorge di avere l’asma?
L’asma bronchiale si manifesta attraverso una serie di sintomi che possono variare in intensità e frequenza.
Essere consapevoli di questi segnali aiuta a riconoscere precocemente la malattia e a prendere le giuste misure per la diagnosi e il trattamento.
Come può manifestarsi?
- Respiro Sibilante o fischio durante l’espirazione
- Tosse Persistente
- Oppressione al Torace
- Dispnea (Fiato Corto) o mancanza di fiato
- Stanchezza e Affaticamento
La difficoltà respiratoria e i disturbi notturni possono causare stanchezza durante il giorno.
Gli attacchi d’asma notturni interferiscono con il sonno, portando a una sensazione di affaticamento che può influire sulla qualità della vita del paziente.
Quando si manifesta l’asma?
L’asma si può manifestare in ogni fase della vita, una tipica presentazione è nei bambini piccoli allergici che hanno attacchi asmatici fino ai 12 – 16 anni che poi regredisce per ripresentarsi verso i 40 anni, ma in realtà insorge in ogni periodo, adesso stiamo vedendo anche persone sui 60 anni a cui insorge l’asma.
È vero che l’asma non è tutto uguale, ci sono quelli che chiamiamo “fenotipi” cioè diverse manifestazioni, così abbiamo l’asma allergico, quello eosinofilico caratterizzato da alcune cellule (gli eosinofili alti) senza avere allergie o quello neutrofilico caratteristico ad esempio delle persone obese o dei fumatori.
Quali sono le cause dell’asma bronchiale?
Ci sono diverse fattori che possono scatenare la crisi asmatica ad esempio le allergie, le infezioni virali, l’esposizione ad irritanti o all’inquinamento, stati d’animo come rabbia o riso ed anche lo sport, l’attività fisica
L’attività fisica non dovrebbe fare sempre bene, lo sport non è considerato l’antidoto per eccellenza alle malattie?
Si, è proprio così non esiste persona sana allettata, e lo sport, moderato è sempre uno dei migliori antidoti alle malattie croniche come una buona alimentazione e un sonno ristoratore, ma per fenomeni diciamo chimici-meccanici in alcune persone l’iperventilazione, l’esposizione maggiore ad allergeni, le variazioni di temperatura o umidità possono provocare la crisi asmatico o il così detto broncospasmo da sforzo. Facciamo degli esempi, i nuotatori ad esempio aumentano la ventilazione e sono esposti al cloro, per questo alcuni di loro soffrono di crisi asmatiche oppure i corridori che si allenano nei parchi se sono allergici possono avere crisi asmatiche. In questo caso non viene mai consigliato di “NON allenarsi”, ma se possibile di evitare le cause scatenanti, evitare ad esempio di correre in un campo di mimose se si è allergici alle mimose e soprattutto fare prevenzione e terapia.
Quindi esiste una prevenzione per l’asma?
Diciamo che esiste una prevenzione che è evitare le cause scatenanti, ma la migliore prevenzione è curarsi. Spesso uso una frase, un paradosso per dire che se la persona asmatica pensa di essere sana allora è malata, se invece pensa di essere malata allora è sana.
Questo vuol dire che se una persona non sa di avere l’asma o si comporta come non lo avesse, l’asma inevitabilmente andrà a limitare la qualità di vita, riducendogli le attività che può fare o svegliandolo la notte o comparendo nei momenti meno opportuni vedendo cani gatti nelle case impolverate. Se invece una persona sa di avere l’asma e lo cura, spesso anche cure molto leggere, allora non avrà alcuna limitazione potrà condurre una vita normale, potrà addirittura diventare un atleta d’elite, un olimpionico e bisogna sempre tenere presente che almeno il 10% degli olimpionici è asmatico o ha broncospasmo da sforzo, quindi l’asma NON è un limite. Poi oggigiorno esistono moltissime terapie per l’asma. Quindi se non si ha coscienza della malattia allora si è malati (limitati), ma se si ha piena coscienza della condizione asmatica, allora non si ha alcuna limitazione.
L’asma bronchiale: Diagnosi e importanza della Visita Pneumologica
Nel caso in cui si riscontrino uno o più di questi sintomi, è importante rivolgersi a un medico specialista in pneumologia. Lo pneumologo potrà eseguire una serie di test, come la spirometria e la misurazione del picco di flusso espiratorio, che aiutano a valutare la funzionalità polmonare e a confermare la diagnosi di asma.
L’asma è una patologia che può avere un forte impatto sulla vita quotidiana, ma con una diagnosi precoce e un trattamento adeguato, è possibile gestirla efficacemente. Prestare attenzione ai primi sintomi è il primo passo per vivere una vita più serena e attiva. Rivolgersi a uno pneumologo permette di impostare un piano terapeutico personalizzato e di monitorare l’andamento della malattia nel tempo.