Articolo del 26/04/2023
La salute del cuore e dei vasi sanguigni è un elemento cruciale nella prevenzione delle patologie cardiovascolari. In Italia, le patologie cardiovascolari costituiscono la principale causa di decesso. Per prevenire queste patologie, è necessarie seguire uno stile di vita sano e sottoporsi ai controlli medici. La visita cardiologica è un passaggio essenziale per rilevare, identificare o seguire l’andamento di un problema di natura cardiologica.
Approfondiamo l’argomento con il Prof. Mancone, specialista in cardiologia dell’ArsBioMedica.
MALATTIE CARDIOVASCOLARI: QUALI SONO I SINTOMI
L’insorgenza della patologia cardiovascolare varia in base al genere. Negli uomini, i sintomi tendono a comparire a partire dai 40 anni, mentre nelle donne l’incidenza è generalmente più bassa fino al raggiungimento della menopausa. Dopo la menopausa, quando gli effetti protettivi degli estrogeni diminuiscono, l’incidenza aumenta, soprattutto dopo i 60 anni.
Sebbene queste patologie spesso siano “silenziose” e prive di sintomi evidenti, ci sono sintomi comuni che possono manifestarsi:
- Dolore toracico.
- Dispnea (respiro affannoso).
- Affaticamento.
- Alterazioni del ritmo cardiaco, come battito cardiaco lento, veloce o irregolare.
- Palpitazioni.
- Perdita di coscienza (sincope).
- Gonfiore agli arti inferiori.
La dispnea può verificarsi sia durante lo sforzo fisico, come camminare su una salita o salire una rampa di scale, sia a riposo, quando il paziente può avere difficoltà a respirare in posizione supina.
La perdita di coscienza, o sincope, quando è causata da problemi cardiaci, di solito si manifesta improvvisamente e può non essere correlata a cause apparenti come una diminuzione della pressione arteriosa. Spesso è associata a disturbi del ritmo cardiaco, come le aritmie.
Le palpitazioni possono sentirsi come un battito cardiaco accelerato o irregolare, o addirittura come un tuffo al cuore o uno sfarfallio nella regione toracica. Queste sensazioni sono spesso legate a extrasistoli o a variazioni significative nella frequenza cardiaca.
FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE
Le malattie cardiovascolari sono influenzate da fattori di rischio che possono essere suddivisi in modificabili e non modificabili. Tra quelli che non possono essere cambiati, rientrano la predisposizione genetica (presenza di parenti stretti che hanno avuto problemi cardiaci in giovane età), l’età (il rischio aumenta con l’invecchiamento) e il genere.
Invece, i fattori di rischio modificabili sono quelli su cui è possibile intervenire in modo efficace e sono particolarmente rilevanti. Uno dei più diffusi e importanti è l’ipertensione arteriosa. Si può prevenire l’ipertensione attraverso una dieta adeguata (limitando l’assunzione di sodio), mantenendo uno stile di vita attivo (con almeno 30 minuti di attività fisica, tre volte alla settimana) e perdendo peso (poiché la pressione sanguigna diminuisce con la perdita di peso). Questi principi si applicano anche ad altri fattori di rischio modificabili, come alti livelli di colesterolo e glicemia, sovrappeso, vita sedentaria e stress.
Naturalmente, apportare modifiche allo stile di vita può avere un effetto positivo, talvolta significativo, su questi fattori di rischio. Tuttavia, quando questi raggiungono livelli critici (che possono variare da persona a persona), potrebbe essere necessario ricorrere a terapie farmacologiche specifiche.
QUANDO FARE LA PRIMA VISITA CARDIOLOGICA?
Spesso, si tende a pianificare una visita cardiologica dopo aver individuato i fattori di rischio, come l’ipertensione arteriosa.
È fortemente consigliato sottoporsi a una visita quando si manifestano sintomi legati a problemi cardiaci, come dolore al petto durante l’attività fisica, palpitazioni, aritmie o difficoltà respiratorie (dispnea), o quando si riscontra l’incapacità di eseguire sforzi che erano precedentemente facili nelle settimane precedenti.
In assenza di sintomi, una prima visita cardiologica, mirata all’identificazione precoce dei fattori di rischio e dei danni correlati, può essere programmata per gli uomini oltre i 40 anni e per le donne oltre i 50 anni. Questa differenza è legata al fatto che fino alla menopausa, nelle donne il rischio cardiovascolare è molto basso a causa della presenza degli ormoni.
Successivamente, il medico specialista consiglierà una visita periodica di controllo ai pazienti con un elevato rischio cardiovascolare.
COME SI SVOLGE LA VISITA CARDIOLOGICA?
La prima fase della visita cardiologica consiste nella raccolta accurata dei dati anamnestici. Vengono registrate numerose informazioni sulla storia clinica e sullo stile di vita del paziente, tra cui dieta, peso, altezza, abitudine al fumo, livello di attività fisica, sedentarietà, eventuali malattie non cardiologiche, precedenti casi di patologie cardiache in famiglia e terapia farmacologica in corso.
Successivamente, il medico procede con l’esame obiettivo, che include un’attenta auscultazione del cuore e dei polmoni, seguita da una valutazione generale di collo, addome e arti inferiori. La misurazione della pressione arteriosa è anch’essa parte integrante dell’esame.
La visita ha una durata approssimativa di 30 minuti e comprende anche la valutazione dell’elettrocardiogramma, un esame utile per rilevare o escludere la presenza di patologie acute, come aritmie o ischemia cardiaca.
Sulla base dei dati raccolti personalmente, dell’elettrocardiogramma e dell’esame obiettivo, il cardiologo stima il rischio cardiovascolare del paziente utilizzando strumenti validati su ampie popolazioni.
Nel caso in cui il rischio sia basso, potrebbe non essere necessario alcun ulteriore follow-up. In caso di rischio intermedio, potrebbero essere richiesti ulteriori esami diagnostici per una migliore definizione del quadro cardiovascolare. Questi test possono comprendere analisi del sangue e delle urine, ecocardiogramma, ecografia Doppler delle arterie carotidi, test da sforzo, risonanza magnetica cardiaca, elettrocardiogramma delle 24 ore (Holter) o tomografia computerizzata coronarica.
Tutti questi esami possono essere effettuati presso ArsBioMedica utilizzando apparecchiature di ultima generazione.